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al testo di Giovanni Degli Esposti
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Anima d’ere ignote, contorto continente di plaghe primordiali, doni vita ai miei giorni d’oggi. Chi sono stato quando non sono stato? Quando non ero …ma vivevo?. L’inconsistenza dell’essere ha il profumo dei venti d’oltrememoria e come nebbia opprimente chiude i sensi dell’esistenza. Per questo mi sono adagiato come un continente, archetipo del nulla, sulle cui spiagge mari sensoriali abbattono la loro sequenza d’onde dilavanti - e distruggenti - ogni volta erodendo un atomo di me stesso.
Dal mondo dei tramonti oscuri che vive, qual eterea eco al nostro essere, sei apparsa, ombra di un passato - che è presente e futuro - ma non esiste!
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